Una città ancora troppo auto-centrica
In Europa, il 72% delle emissioni di CO2 viene prodotto dal trasporto stradale, dove le autovetture sono fra i mezzi più inquinanti. L’Italia presenta un tasso di motorizzazione tra i più intensi: 60 auto ogni 100 abitanti.
Questo uso intensivo del trasporto motorizzato privato impatta notevolmente sulla produzione di CO2 nella città di Torino, che spesso non riesce a rispettare i limiti di legge generando un incremento nelle concentrazioni degli inquinanti che può raggiungere valori critici per la salute delle persone, per l’equilibrio degli ecosistemi e, per quanto riguarda gli inquinanti ad “effetto serra”, anche per il clima.
Bisogna inoltre considerare non solo la quantità di CO2 prodotta durante l’uso di un’auto, ma anche le emissioni causate dalla produzione e dallo smaltimento, considerandone tutto il ciclo di vita. In questo senso, l'alternativa apparentemente sostenibile dei veicoli elettrici non sembra essere al momento così valida, in quanto in fase di produzione e smaltimento risultano essere meno ecologiche delle auto alimentate a gas o a combustibili fossili. L’Unione Europea ha stabilito l’obiettivo di ridurre entro il 2030 le emissioni dei trasporti del 60% rispetto ai livelli del 1990. Una ridefinizione della mobilità urbana è quindi urgente e necessaria, cambiando però l'approccio con cui si concepisce la mobilità in città. La vera alternativa sarà rappresentata dall'abbandono del modello "auto-centrico" per abbracciare soluzioni più sostenibili come la mobilità pedonale o ciclabile, oltre a promuovere investimenti sul trasporto collettivo e di sistemi di sharing.
Quasi metà delle persone intervistate hanno espresso il desiderio di implementare una mobilità più sostenibile all’interno del quartiere. San Donato è attraversato e circondato da corsi e arterie fondamentali per la viabilità di Torino, densamente trafficate, e la mobilità nelle vie interne favorisce gli spostamenti in automobile rispetto a quelli ciclabili e pedonali. In questo senso il quartiere rispecchia perfettamente la tendenza torinese a vivere la città come auto-centrica. Negli anni si è registrato un calo nell’utilizzo dell’automobile privata e dei mezzi pubblici a favore degli spostamenti a piedi e in bici, ma il mezzo motorizzato privato rimane ancora quello più usato.
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Il nostro laboratorio Percorsi a due ruote
Insieme a Bike Pride Torino abbiamo esplorato il quartiere di San Donato in bicicletta in lungo e in largo. A partire da questa esplorazione abbiamo provato a creare una “strada scolastica”, ovvero un itinerario che collega gli istituti scolastici del quartiere per incoraggiare la mobilità ciclabile e la sicurezza delle famiglie. Dopodiché, abbiamo analizzato come questo percorso possa essere comunicato alla cittadinanza con segnaletica visiva efficace.